Focus Agricoltura, allevamento e agroindustria

L’Ungheria possiede terreni estremamente fertili e una florida agricoltura che svolge un ruolo strategico nell’economia del Paese. La superficie totale coltivabile in Ungheria è di 7,4 milioni di ettari, con una qualità del suolo e una resa delle colture di livello mondiale.

Al primo posto figura la produzione di cereali ed in particolare mais, grano e orzo, granturco, colza (olio), semi di girasole (olio), seguita da prodotti dell’orticoltura e dalla produzione di frutta (mele, albicocche, ciliegie e frutti di bosco), verdure, frutta, piante medicinali e aromatiche. Inoltre le vaste praterie e la grande disponibilità di ottimo foraggio consentono l’allevamento di bovini ed ovini che costituisce una importante voce dell’export alimentare. Il Paese per dettato costituzionale è libero da OGM.

Secondo le attuali previsioni delle Nazioni Unite l’industria agricola e alimentare deve affrontare grandi sfide. L’attuale produzione agricola e alimentare deve essere aumentata rispetto ai valori attuali. L’Ungheria, grazie alla sua eccellente posizione geografica e al suo consolidato settore agroalimentare, ha tutte le opportunità per diventare un protagonista importante.

Si posiziona al decimo posto tra i Paesi che hanno mostrato la crescita maggiore in terre coltivate biologicamente nel mondo.

L’Ungheria è famosa in tutto il mondo per le sue abbondanti risorse di acque potabili, termali, minerali e sotterranee. Di fronte ai cambiamenti climatici si vuole però sviluppare l’aumento dell’accesso alle risorse idriche di superficie che ridurrà l’utilizzo delle acque sotterranee, proteggendo le fonti strategiche di acqua potabile.

Il Paese non sfrutta ancora appieno le sue risorse naturali e le grandi opportunità del suolo, tantomeno il suo potenziale di produzione e l’esportazione di prodotti semilavorati e finiti di alta qualità. L’industria della trasformazione dei cereali e degli ortaggi e della frutta è scarsamente sviluppata.

C’è quindi un importante spazio per attività di sviluppo e miglioramento. In questo contesto può risultare strategico l’apporto di innovazione e l’introduzione di buone pratiche già utilizzate con successo in altri paesi per promuovere internazionalizzazione e competitività, che possono rappresentano un’importante opportunità per nuovi investimenti.

Il piano strategico per la riforma della politica agricola comune (PAC) per il periodo 2023-2027 è stato dall’Ungheria presentato alla Commissione europea.

Il governo ha triplicato il cofinanziamento statale ai fondi UE rispetto agli anni precedenti portandolo all’80%. Pertanto saranno disponibili complessivamente 13,44 miliardi di Euro per l’agricoltura, l’industria alimentare e lo sviluppo delle comunità rurali.